A due settimane di distanza dal GP Americhe che si è disputato al Circuit Of The Americas e vinto dalla Ducati Gresini Team di Enea Bastianini, il Motomondiale farà tappa, questo fine settimana, all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao per il GP Portogallo, sede del quinto appuntamento iridato della stagione 2022. Il ducatista è il leader della classifica piloti della MotoGP, mentre in Moto2 e Moto3 vi sono al comando della graduatoria rispettivamente Celestino Vietti e Dennis Foggia.
Inaugurato nell’ottobre del 2008, l’Autodromo Internacional do Algarve ha ospitato la prima gara ufficiale del motorsport il 2 novembre del medesimo anno. L’ultimo appuntamento del mondiale Superbike di quella stagione fu proprio a Portimao. La nuova pista fu teatro del congedo dalla corse del campione motociclistico australiano Troy Bayliss, che vince vinse ambedue le gare. In seguito, la pista lusitana ha ospitato svariate competizioni, tra le quali ELMS e F1, entrando nel calendario del motomondiale la passata stagione.
Il tracciato portoghese è lungo 4592 metri nella configurazione adottata per il motomondiale, è composto da 15 curve, delle quali nove a destra e sei a sinistra. Ambedue i record sul giro, sia assoluto sia in gara, sono di Miguel Oliveira. Nel 2020, il portoghese della Red Bull KTM Factory Racing aveva fatto segnare la pole position col crono di 1:38.892 (167,1 km/h di media oraria) e il giro più veloce in gara col tempo di 1:39.855 (165,5 km/h di media oraria). 351,7 km/h è la velocità di punta più elevata che si è registrata su questo tracciato, record che appartiene alla Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso. La distanza di gara prevista è 114,8 km in MotoGP (25 giri), 105,6 km in Moto2 (23 giri) e di 96,4 km in Moto3 (21 giri).
Successivamente alla linea del traguardo, le moto vanno in discesa verso la prima curva, il punto di frenata più impegnativo della pista portoghese secondo quanto riferito dalla Brembo. Le MotoGP, in seguito a al rettilineo del traguardo lungo 969 metri, decelerano da 336 km/h a 120 km/h nell’arco di cinque secondi e nello spazio di 259 metri. Il carico esercitato sulla leva del freno è di 4.7 kg, la decelerazione a 14,2 bar; i dischi freno raggiungono temperature di 430 gradi. Per quanto riguarda l’impianto frenante delle moto della classe regina, la pista di Portimao è unica nel suo genere.
I continui saliscendi che caratterizzano la conformazione del tracciato, rendono difficile per i piloti calcolare il punto esatto di frenata, con il rischio di o arrivare lunghi o di anticipare la staccata in salita. In discesa si tocca una pendenza massima del 12 per cento, in salita del 6 per centro, l’inclinazione trasversale è dell’otto per cento in alcuni tratti. Il tempo speso in frenata per ogni tornata è di 32 secondi, pari al 33% del giro. Curva 1 è una destra da percorrere in terza marcia a 108 km/h con un angolo di 58 gradi, a cui seguono, ambedue nella stessa direzione, le curve 2 e 3.
La prima ha una velocità di percorrenza di 156 km/h, la seconda di appena 58 km/h dato che si tratta di un tornante da affrontare in prima marcia con un angolo di 56 gradi. In uscita dalla curva 3, vi è il cambio di direzione verso sinistra della curva 4, da percorrere a 126 km/h, che immette sul successivo breve allungo che porta alla staccata, il cui spazio di frenata è di 208 metri, della curva 5. Si tratta di una piega verso sinistra da affrontare in seconda marcia a 74 km/h, caratterizzata da un angolo di ben sessanta gradi che richiede un avantreno preciso in ingresso e un retrotreno stabile in uscita per sfruttare la trazione.
In seguito vi è la curva 6 verso sinistra da percorrere in terza marcia a 187 km/h e successivamente la doppia destra delle curve 7 e 8, da affrontare rispettivamente in terza velocità a 136 km/h e in seconda marcia a 72 km/h con un angolo di 60 gradi. L’allungo seguente in uscita dalla otto porta verso la curva 9, una rapida curva verso sinistra la cui velocità di percorrenza di è 183 km/h in quarta marcia. In seguito, si scalano due marce per impostare le curve 10 e 11, entrambe verso destra da affrontare a 137 km/h in ingresso e a 86 km/h in uscita.
Dopo la undici, vi è la discesa che porta al cambio di direzione verso sinistra della curva 12, la cui velocità di percorrenza è di 180 km/h in terza marcia a un angolo di 61 gradi, e della curva 13, nella quale si scalano due marce facendola a 71 km/h (angolo di 62°). Le ultime due curve dell’Autodromo Internacional do Algarve sono ad ampio raggio di percorrenza ed ambedue nella medesima direzione (destra). Curva 14 si percorre in seconda marcia a 86 km/h ed è di fondamentale importanza per impostare la traiettoria dell’ultima curva che immette sul rettilineo del traguardo. Curva 15 si affronta in quarta marcia a 148 km/h parzializzando l’acceleratore appena superato il punto di corda.